un onda e il caffè delle 7.05
Se lui (Matt Demon) si fosse rovesciato il caffè sui pantaloni alle 7.05 del mattino, si sarebbero scatenati una serie di avvenimenti che avrebbero portato turbamenti nelle vite dei due protagonisti, e non si sarebbero amati mai (I Guardiani del Destino)
Questo è il punto centrale di un film visto di recente, con Matt Demon ed Emily Blunt (lei ancora più meravigliosa e cazzutissima nel recente Edge Of Tomorrow – anche questo sul filone di azione e del ripetersi del tempo).
Il concetto alla base è che ogni azione che noi facciamo genera delle onde, che si ripercuotono su altri fatti che generano altre onde e così via, nel tempo.
Un concetto non nuovo nella letturatura cinematografica, appunto.
In pratica, il destino della nostra vita dipende da ciò che facciamo e delle nostre scelte, un pò come Doc ci spiega in Ritorno al Futuro sul concetto di continum temporale (una delle mie scene preferite di tutto il cinema)
Dunque, il concetto di onda in questo film però mi ha affascinato, un pò come il concetto di onda in fisica, ossia una perturbazione che nasce da una sorgente propagandosi nel tempo e nello spazio. Tutte le onde hanno dei comportamenti comuni, tra cui la riflessione, cioè il cambio di direzione causata da un altra condizione.
Le onde riflesse, ci spiega la fisica, tornano prima o poi alla sorgente, ed è un concetto in cui credo molto anche nei rapporti tra le persone.
Fai del bene, e riceverai bene. Fai del male, eh.
Per questo motivo, tra noi persone, bisogna sempre cercare di essere gentili, disponibili, dimostrare attenzione e dare, perchè ciò che facciamo, l’onda appunto, torna alla sorgente (karma). E quando capita di litigare, o creiamo una distorsione nelle onde, dobbiamo essere i primi a sistemare il problema, o a far pace, o a chiedere scusa, o a scambiare un gesto di gentilezza, perchè a noi non è data una DeLorean che viaggia a 88 miglia orari per tornare indietro nel 1955 e recuperare l’almanacco come fa Marty in Ritorno al Futuro. Ciò che è stato fatto cambia il corso delle cose e genera nuove onde. Non si torna indietro.
E’ inutile farsi le guerre tra di noi, in ufficio, a scuola, per strada, in famiglia, tra innamorati, tra fratelli e sorelle. Quante volte ci siamo trovati a farci guerre, ad esser maleducati, a rifiutare un momento di pace, un incontro faccia a faccia per rappacificare una situazione di incomprensione o rabbia? Ecco, l’onda che noi generiamo quando diciamo “no” si ripercuoterà sulla nostra vita in forma che noi magari non possiamo immaginare, magari non subito ma tra qualche tempo, quando meno ce lo aspettiamo, o forse l’onda è tanto più incontrollabile e genererà altre onde e l’impatto sarà ancora più pesante.
Un gesto di comprensione, di gentilezza, anche se ci può costare tanto, richiede sempre un pò di coraggio ed altruismo, e bisogna trovarlo e saper capire quando è il momento giusto per non perdere quell’attimo, perchè una volta perso (il caffè che non si è rovesciato alle 7.05 come nel film), si scatenano una serie di onde che possono cambiare lo stato delle cose. E forse non siamo pronti, non abbiamo il coraggio, il carattere poi per gestire situazioni diverse dalla nostra comfort zone, di tensione, lontano dalle nostre abitudini, dalle nostre sicurezze, quando forse bastava poco, un piccolo “si, facciamo pace” o “posso aiutarti?”, un gesto di gentilezza verso gli altri che ci tornerà indietro amplificato di positività.
Quante volte vi è capitato di vedere qualcuno in difficoltà a bordo strada? La persona davanti a voi al supermercato che non ha abbastanza soldi per comprare il minimo di cibo per tirare la giornata? Ecco, queste sono alcuni situazioni in cui mi sono imbattuto più di una volta. Mi sono fermato in moto per aiutare una macchina finita in un fosso per l’asfalto bagnato dalla pioggia. Ho pagato la spesa (meno di 15 euro) di una signora con una bambina chiaramente in difficoltà alla cassa per prendere giusto due cose da mangiare (e prima di fare il gesto, ho chiesto permesso e dimostrato sincero piacere nel risolvere quella situazione, senza mettere nessuno in imbarazzo – o forse lo ero io più di tutti). Spesso offro il caffè ed una brioches a chi chiede elemosina fuori da un bar. Sono onde che torneranno indietro in positività quando meno me lo aspetto.
Sono piccole cose, ma dobbiamo dare e generare onde positive negli affetti, nel lavoro, tra di noi. Se non sappiamo dimostrare attenzione, se ci chiudiamo nel nostro “io” quasi come se fosse egoista e trattiamo con indifferenza e magari con un pò di maleducazione chi ci ama, chi ci cerca, se allontaniamo chi ci vuole bene, poi quelle onde negative ci torneranno indietro (è una certezza) e forse non sapremo gestire ciò che il futuro ci riserverà e metteremo a rischio le nostre sicurezze.
Give back love.